IBM e l’ambiente

L’impegno IBM nel rispetto dell'ambiente e nel risparmio energetico risale al 1971, quando l’azienda di Armonk elaborò un regolamento interno dedicato all'impatto ambientale. Oggi, i programmi di IBM di gestione dei problemi legati all’ambiente includono la definizione di obiettivi di efficienza energetica per tutte le attività della compagnia, con particolare riguardo alla efficienza energetica dei propri prodotti. Le politiche aziendali contribuiscono a ridurre le emissioni di gas-serra derivanti dai processi di produzione, incoraggiano l’impiego di sistemi di trasporto energeticamente efficienti, supportano i programmi di pendolarismo dei dipendenti e promuovono l’acquisto di energia rinnovabile. Tali acquisti di energia supportano lo sviluppo di tecnologie per la generazione di elettricità che hanno un impatto minimo o nullo sul fenomeno del riscaldamento globale e aiutano a ridurre anche le emissioni di anidride carbonica della compagnia.
IBM ha recentemente annunciato di aver destinato 1 miliardo di dollari all’anno e mobilitato tutte le risorse aziendali per aumentare in modo sostanziale il livello dell’efficienza energetica dell’IT. Il piano include nuovi prodotti e servizi che consentiranno alla stessa IBM e ai propri clienti di ridurre notevolmente i consumi di energia nei data center, trasformando le infrastrutture tecnologiche del mondo, pubbliche e private, in "green" data center. I risparmi previsti sono elevati: in un data center di circa 2.500 metri quadrati di superficie si potrebbe risparmiare fino al 42% sui consumi di energia. Se ci si basa sul mix energetico presente negli Stati Uniti, questi risparmi equivalgono a evitare l’emissione di 7.439 tonnellate di carbonio all’anno. L’iniziativa di IBM, col nome di “Progetto Big Green," si rivolge ai data center aziendali nei quali i vincoli e i costi legati ai consumi di energia limitano la possibilità di crescita ed espansione degli stessi. L’iniziativa comprende anche un nuovo gruppo di lavoro mondiale al quale partecipano più di 850 specialisti di efficienza energetica di IBM. (10 maggio 2007)


Dal 1971 un impegno costante
Nel 1990 è stata una delle prime imprese a livello mondiale a pubblicare un Rapporto sull'ambiente, sulla sicurezza e sulla salute. L'obiettivo era creare un codice comportamentale che considerasse le conseguenze dello sviluppo produttivo sull'ambiente. Ma è stata anche la prima (nel 1997) a conseguire la certificazione di qualità, valida a livello mondiale, Iso 14001. In quell'occasione è stato formulato un testo di regole di condotta, cui tutti i dipendenti dovevano e devono conformarsi (Politica aziendale 139): linee guida volte al rispetto dell'ambiente in ogni attività svolta dall'azienda stessa, a partire dalla sicurezza sul luogo di lavoro.
Attraverso azioni per la conservazione dell’energia, effettuate tra il 1990 il 2005, IBM ha evitato l’emissione di quasi 9 milioni di tonnellate di CO2 e risparmiato 17.2 miliardi di kilowattora di elettricità. Queste azioni hanno ridotto o evitato di emettere già nel 1990 l’equivalente del 40% delle emissioni totali di CO2. Il nuovo obiettivo di efficienza energetica di IBM è di ridurre le emissioni di CO2 associate all’uso di energia del 12% entro il 2012 (a partire dal 2005)

Nel 1988 IBM è stata la prima azienda del proprio mercato a dichiarare l’impegno a una riduzione specifica delle emissioni di PFC. Il risultato è che tra il 2000 e il 2005 IBM ha ridotto le emissioni di PFC del 58% e ha reso disponibili ad altre aziende del proprio settore la tecnologia messa a punto per raggiungere tali risultati.

L’Agenzia americana per la Protezione dell’Ambiente (EPA) e il Dipartimento dell’Energia (DOE) hanno assegnato a IBM il premio Green Power Purchasing 2006 per gli acquisti di energia da fonti rinnovabili negli Stati Uniti, inclusa energia elettrica prodotta da impianti eolici, solari e di biomasse e il Climate Protection Award 2006 per gli sforzi eccezionali compiuti per la protezione del clima del Pianeta. Come parte integrante del proprio impegno alla gestione del clima, IBM ha infatti acquistato 96.000 megawattora di Certificati per l’Energia Rinnovabile (RECs) e 13.704 di elettricità generata da turbine a vento, pannelli solari e biomasse. Si tratta del più grande acquisto da parte di una delle prime 10 aziende della lista Fortune 10, che fa di IBM il settimo maggiore acquirente aziendale di energia rinnovabile e certificati “Green-e” degli Stati Uniti. In aggiunta agli acquisti di energia verde negli USA, nel 2006 IBM ha anche comprato 180.000 megawattora di energia rinnovabile in UK e Germania e ha integrato il proprio portafoglio energetico per il 2007 in Australia e Olanda con acquisti di energia rinnovabile. Nel 2006 il 6% circa dell’energia utilizzata da IBM a livello mondiale è stata acquistata da fonti rinnovabili. (11 gennaio 2007) L’EPA ha anche premiato IBM come una delle 20 migliori compagnie della lista Fortune 500 per le quali lavorare da parte di dipendenti pendolari. Ben 22 sedi IBM si sono qualificate per questo premio. Tra i vantaggi che IBM offre ai propri dipendenti pendolari vi sono: chioschi informativi, coordinamento dei trasporti, stazioni di mobilità, servizi di autonoleggio e molte altre iniziative. La società ha anche attivato un programma esteso di “lavoro a casa”, che consente ai dipendenti di svolgere dalla propria abitazione il lavoro d’ufficio, e un programma di “lavoro in mobilità”, che consente ai dipendenti di lavorare da casa per un numero prestabilito di giorni alla settimana. Oltre un terzo della forza lavoro globale di IBM (oltre 100.000 dipendenti) ha aderito a uno di questi programmi. Nei soli Stati Uniti, nel 2006, il programma “lavoro a casa” di IBM ha consentito di risparmiare oltre 30 milioni di litri di carburante e di evitare l’emissione di oltre 68.000 tonnellate di CO2. (26 ottobre 2006)
IBM e l’associazione The Nature Conservancy stanno collaborando al fine di salvaguardare alcuni dei grandi fiumi del mondo attraverso progetti di conservazione scientifici associati a potenze di calcolo straordinarie. Nell’ambito della Great Rivers Partnership di The Nature Conservancy, le due organizzazioni metteranno a punto una nuova struttura di computer modelling che consentirà agli utenti di simulare i comportamenti dei bacini fluviali in tutto il mondo e quindi di fornire le informazioni di supporto alle decisioni politiche e di gestione per la conservazione degli ambienti naturali e per la tutela delle popolazioni che dipendono dalle risorse che da essi derivano. (24 aprile 2007)Nel 2006, nell’ambito degli sforzi di rinnovamento e riciclaggio delle proprie attrezzature a livello mondiale, IBM ha trattato oltre 45 milioni di tonnellate di attrezzature informatiche usate o superate. Di tutto questo materiale, meno dell’1% è stato inviato alle discariche. Le attività di riciclaggio di IBM sono indipendenti dai marchi di produzione e interessano attrezzature di tutti i produttori di IT. Oltre alle attività relative alle attrezzature IT, già dal 2005 la società ha iniziato a riciclare sofisticate apparecchiature mediche, come gli strumenti per risonanze magnetiche (MRI) e altri apparati per la diagnostica medica, che vengono riutilizzati, ricondizionati e venduti o affittati a ospedali e aziende sanitarie locali. Ogni settimana la divisione IBM Global Asset Recovery Services ritira oltre 40.000 pezzi di attrezzature IT dai propri clienti in tutto il mondo, inclusi server, PC, laptop, mainframe di ogni marca, e le ricicla o le ricondiziona in 22 siti sparsi nei 5 continenti. (20 aprile 2007) Come risultato dell’Innovation Jam (la più grande sessione di brainstorming on line mai organizzata prima d'ora da un’azienda, che ha riunito oltre 150.000 persone: dipendenti IBM e loro famigliari, università, business partner e clienti, appartenenti a 104 Paesi), IBM ha costituito una nuova divisione chiamata “Big Green Innovations", la cui missione è di anticipare i problemi ambientali che il mondo si troverà ad affrontare, sviluppare tecnologie e servizi innovativi e mettere a punto soluzioni adeguate attraverso l’innovazione collaborativa con clienti e business partner. Le prime quattro aree su cui si concentrerà Big Green Innovation, per far leva ed estendere ulteriormente i punti di forza di IBM sono: Gestione avanzata delle risorse idriche, Green Operations & Supply Chain, Energie Alternative e Modelling Computerizzato.

Partnership IBM World Community Grid / ENI Trentapercento

Eni e IBM, da tempo fortemente impegnate per attuare azioni concrete in un’ottica di responsabilità e sostenibilità, hanno unito le loro forze su due importanti progetti: Eni aderisce al World Community Grid (WCG), iniziativa no profit ideata e promossa da IBM nel 2004 per favorire la disponibilità di potenza computazionale su larga scala, di cui hanno bisogno i grandi progetti di ricerca in ambito scientifico, sanitario e sociale. IBM aderisce alla campagna di efficienza energetica Eni “30PERCENTO” per sottolineare il comune impegno nel sostenere un uso più razionale ed efficiente dell’energia e consumi intelligenti, per pensare in concreto al proprio futuro e a quello del Pianeta. L’occasione dell’ingresso di Eni nel World Community Grid è offerta dall’avvio del progetto congiunto tra IBM e Università di Cape Town - africaclimate@home - che ha l’obiettivo di migliorare i modelli di previsione meteorologica del continente africano e la comprensione del loro impatto sulle attività umane. Il programma World Grid Computing sfrutta un semplice dato di fatto - l’esistenza di una capacità di elaborazione inutilizzata che risiede nei computer interconnessi alla Rete di aziende, università, associazioni non profit e i privati - e dà vita a un’infrastruttura distribuita in grado di indirizzare, laddove richiesto, un’enorme potenza di calcolo altrimenti non disponibile. Con l’ausilio di una grande potenza computazionale diventerà quindi possibile gestire l’enorme mole di dati e informazioni necessarie alla creazione dei modelli di simulazione dei fenomeni atmosferici. Nello specifico, il progetto africaclimate@home servirà quindi a realizzare misure per contrastare, anche su base regionale, proprio gli effetti negativi indotti dai cambiamenti climatici. Dal 2004 a oggi, il WCG ha superato la soglia dei 100.000 anni di tempo d’elaborazione e, attualmente, conta oltre 300.000 membri, tra singoli e gruppi, che contribuiscono alla ricerca attraverso 700.000 postazioni informatiche. Importanti sono i progetti umanitari che hanno finora beneficiato delle potenzialità del WCG. Tra i principali, lo Human Proteom Folding Project - dedicato alla comprensione delle cause e delle cure della malaria e della tubercolosi -, l’Help Defeat Cancer per il miglioramento della diagnostica contro il ‘male del secolo’, il FightAIDS@home contro la Sindrome da immunodeficienza acquisita, l’Help Cure Muscular Dystrophy per le malattie neuromuscolari e il Discovering Dengue Drugs-Together che porterà all’individuazione di rimedi all’azione del virus del Nilo Occidentale e dell’epatite C. La campagna di efficienza energetica Eni “30PERCENTO”, a cui IBM aderisce, è iniziata a maggio 2007 ed è stata pensata per svilupparsi nel tempo. E’ basata su uno studio scientifico che propone 24 semplici consigli di efficienza energetica che permettono di ridurre fino al 30% i consumi di energia familiare. Si tratta di comportamenti facilmente adottabili da tutti che non comportano modifiche consistenti nello stile di vita, ma consentono nello stesso tempo notevoli risparmi. Per esempio, evitando di lasciare in stand by gli elettrodomestici si può risparmiare oltre l’8% di energia elettrica annua; durante un viaggio in autostrada una velocità moderata permette di risparmiare fino al 35% del carburante; regolare la temperatura del riscaldamento di casa riducendola di soli 2° C permette di risparmiare fino al 20% dell’energia. IBM ne farà oggetto di sensibilizzazione nei confronti dei suoi 7000 dipendenti italiani, attraverso l’uso della Intranet aziendale e specifiche azioni di mass mailing. L’efficienza energetica delle famiglie ha inoltre un grande effetto per l’intera nazione sia in termini di bolletta energetica del Paese, sia in termini di abbattimento di anidride carbonica: una riduzione del 30% dei consumi delle famiglie consente infatti di evitare ogni anno l’emissione di oltre 50 milioni di tonnellate di anidride carbonica, più della metà del deficit dell’Italia rispetto al target fissato dagli obiettivi di Kyoto. L’efficienza energetica consente pertanto di contenere i pericoli del cambiamento climatico e utilizzare al meglio le risorse energetiche del pianeta dando tempo alla ricerca scientifica e tecnologica di sviluppare le soluzioni ottimali per fornire energia al pianeta senza comprometterne il futuro.

Energy Management

Il crescente costo dell’energia in Italia e le nuove normative a favore del risparmio energetico stanno forzando sempre di più le imprese ad adottare nuovi sistemi di gestione energetica per ottimizzare i propri consumi e raggiungere standard di eccellenza. D’altra parte, la mancanza di un’informazione dettagliata sui consumi energetici delle imprese e dell’efficienza dei dispositivi elettrici utilizzati rende difficile la pianificazione di interventi di miglioramento in questo ambito. Il servizio di Energy Management proposto da IBM è una soluzione completa che si rivolge a tutte le aziende (di qualunque settore di industria) che vogliono ottimizzare la gestione dei propri consumi energetici. Partendo dalla conoscenza dei reali consumi e costi energetici dell’impresa, la soluzione agisce su quattro aree: - miglior acquisto dell’energia (scelta oculata del fornitore di energia per ridurre i costi di acquisto, creazione gruppi di acquisto, ecc.) - auto produzione (introduzione di impianti di cogenerazione o produzione di energia da fonti alternative) - un miglior uso dell’energia (controllo delle utenze, pianificazione ottimale degli impianti, ecc.) - un minor uso di energia (miglioramento manutenzione, aggiornamento tecnologico delle apparecchiature, uso di tecnologie più efficienti, ecc.). La soluzione è composta da un’infrastruttura di campo distribuita, che permette di monitorare i consumi energetici e le grandezze fisiche ambientali del sito considerato; un’applicazione database, che permette la memorizzazione e l’analisi dei dati raccolti; metodologie e strumenti di consulenza energetica e può essere implementata in tutti i tipi di location (impianti di produzione, magazzini, punti vendita, datacenter, ecc.). Il servizio di Energy Management utilizza un approccio “on demand”, che comprende un’applicazione database situata in un datacenter IBM il cui accesso è offerto in “service”. Con la soluzione proposta si possono avviare iniziative mirate per ottenere riduzioni dei costi energetici stimabili in almeno il 15%, con ROI dell’intervento tipicamente inferiore a un anno. A tali risparmi si deve aggiungere il valore dei Titoli di Efficienza Energetica che l’azienda può ottenere come incentivazione per i cinque anni successivi all’intervento effettuato. Grazie a tale soluzione, l’Energy Manager avrà a disposizione i dati analitici di consumo dei vari punti vendita e una serie di strumenti per confrontare i consumi, effettuare previsioni, ottenere informazioni sullo stato di manutenzione degli impianti. E’ possibile inoltre intervenire da remoto per comandare le apparecchiature, ad esempio per effettuare distacchi mirati in caso di sovraccarichi, o per variare i parametri di controllo locale.


IBM veste “green” con LifeGate

IBM, in occasione di SMAU 2007, ha aderito al progetto Impatto Zero® promosso da LifeGate. Grazie all’accordo, IBM ha compensato, attraverso la riforestazione di 10.302 mq di aree boschive in Costa Rica, tutte le emissioni di anidride carbonica generate per la realizzazione del proprio stand.


La sfida del nuovo millennio è conciliare l’evoluzione tecnologica con il rispetto dell’ambiente.
IBM, il brand dell’Innovazione per eccellenza, ha saputo intraprendere questa nuova strada impegnandosi nella ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate sempre più attente alla salvaguardia del pianeta.
A conferma di una politica a sostegno dell’ambiente, IBM ha deciso di rendere ad Impatto Zero® la propria partecipazione a SMAU 2007.

Impatto Zero® è il progetto promosso da LifeGate che dà modo a tutti (attività, aziende, persone) di quantificare l’impatto delle proprie azioni sull’ambiente in termini di emissioni di CO2, con l’obiettivo di ridurle e compensarle attraverso la riforestazione e tutela di aree verdi in crescita in Costa Rica e in Italia.

LifeGate ha dunque calcolato il “peso ambientale” delle attività di organizzazione ed allestimento dello stand IBM presso SMAU 2007. Tali emissioni, pari a 15.968 kg di CO2, sono state compensate tramite la riforestazione e tutela di 10.302 mq di aree boschive in Costa Rica.

Lo stand IBM si presenta dunque con un “layout green”. La natura, metafora di evoluzione ed innovazione, diventa protagonista e guida il visitatore in un “percorso sostenibile” alla scoperta di progetti, modelli e soluzioni che testimoniano come ambiente e tecnologia possono integrarsi l’uno con l’altra.

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