World Community Grid



Il World Community Grid è un’iniziativa umanitaria globale tesa a impiegare la capacità di elaborazione inutilizzata dei computer di aziende e privati per risolvere problemi sanitari e sociali complessi.

Questo programma intende promuovere ricerche genetiche destinate a debellare gravi malattie quali l’AIDS, il morbo di Alzheimer e i tumori, migliorare le previsioni relative alle calamità naturali e supportare studi finalizzati alla lotta contro la carestia e la siccità.
IBM sostiene l’iniziativa mettendo a disposizione del Network i prodotti hardware e software, i servizi e le competenze tecniche necessari per realizzare, mantenere e gestire l’infrastruttura del World Community Grid, che si avvale di un’infrastruttura permanente e flessibile, sicura, facile da usare e gratuita.

Come funziona
Per aderire al progetto occorre installare dal sito www.worldcommunitygrid.org un agente di rete. L’operazione è gratuita e serve a stabilire un canale di scambio con il server del World Community Grid. Nei momenti di inattività, il PC sarà così in grado di richiedere al server i dati da elaborare, effettuare i calcoli, inviare i risultati, in un flusso continuo di nuovi calcoli e obiettivi.

I progetti da sostenere vengono selezionati dall’Advisory Board del World Community Grid, un organismo autonomo che valuta le proposte presentate da enti di ricerca e organizzazioni non profit interessate a condurre progetti umanitari tramite le tecnologie del Grid Computing. Dell’Advisory Board fanno parte esponenti delle più importanti organizzazioni scientifiche, umanitarie e di ricerca del mondo.

I progetti avviati dal World Community Grid sono:
· Human Proteom Folding Project, che si propone di identificare le proteine che compongono il proteoma umano allo scopo di comprendere meglio le cause e le potenziali cure di malattie quali la malaria e la tubercolosi;
· FightAIDS@Home, che si pone l’obiettivo di ricercare nuove cure per combattere l’AIDS;
· Help Defeat Cancer, promosso dal Cancer Institute del New Jersey, dalla Rutgers University e dal UMDNJ – Robert Wood Johnson Medical School del New Jersey, per individuare come migliorare i trattamenti per il cancro attraverso strumenti diagnostici più precisi;
· Genome Comparison Project, che confronta le informazioni genomiche al fine di migliorare la qualità e l’interpretazione dei dati biologici, la comprensione scientifica del sistema biologico, dell’interazione tra piante e organismi patogeni e delle interazioni presenti nell’ambiente. Queste informazioni possono giocare un ruolo nello sviluppo di medicinali, di vaccini e di nuove procedure diagnostiche;
· Help Cure Muscular Dystrophy, che si propone di studiare l’interazione tra proteine di cui si conosce già la struttura, con particolare attenzione verso quelle che hanno un ruolo importante nelle malattie neuromuscolari. Il database di informazioni prodotte aiuterà i ricercatori a creare nuove molecole in grado di contrastare quelle che generano la malattia.
· Discovering Dengue Drugs – Together, che studia possibili terapie in grado di debellare i virus responsabili di alcune malattie come febbre gialla, epatite C e dengue.

A settembre è stata lanciata una nuova ricerca, AfricanClimate@Home, che si propone di ottenere modelli regionali con l’obiettivo di ridurre gli effetti relativi ai cambiamenti climatici in Africa. I ricercatori utilizzeranno la potenza di calcolo del World Community Grid per migliorare i modelli usati eseguendo simulazioni in piccole regioni dell’Africa e facendo poi confronti con le osservazioni reali.

In tutto il mondo, più di 330.000 tra persone, aziende, associazioni ed università sono iscritti al progetto, mettendo a disposizione la capacità di calcolo di oltre 760.000 computer. I partners del World Community Grid in Italia sono 8: Associazione degli Industriali di Vicenza, Fondazione ASPHI, Sistemi Informativi, Sodalitas, MolecularLab, Immaginario Scientifico di Trieste, Dipartimento di Informatica e Telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università degli Studi di Pavia, che oltre a sostenere con i loro PC il WCG promuovono l’iniziativa attraverso la comunicazione del programma verso i loro dipendenti e i loro partners.

Qui di seguito un breve filmato di presentazione del progetto World Community Grid



http://www.worldcommunitygrid.org/

IBM e la collaboration

Lotus Notes & Domino 8

Lotus Notes & Domino è un client/server di posta elettronica, con funzioni di instant messaging e agenda, e una soluzione per applicazioni collaborative. Notes è una piattaforma per blog, wiki, aggregatori RSS, sistemi CRM ed Help Desk, con cui è possibile creare una varietà di applicazioni personalizzate. Oltre ad essere un sistema di groupware (e-mail, calendario, documenti condivisi e discussioni), Notes/Domino consente lo sviluppo di applicazioni personalizzate sia client-server sia web.

Lotus Notes è il prodotto IBM più diffuso nel mondo, con oltre 135 milioni di utenti.

La versione 8 di Lotus Notes & Domino 8, disponibile da agosto 2007, rappresenta la prima soluzione di collaborazione d’impresa del settore progettata grazie all'input degli utenti. Le analisi e gli elementi di conoscenza acquisiti dai laboratori di ricerca IBM e dalle aziende in tutto il mondo indicano che la collaborazione ha superato la posta elettronica come caratteristica chiave del desktop.
Per questo motivo Lotus Notes 8 è stato progettato per trasformare la casella di posta in arrivo in uno spazio di lavoro integrato, che racchiude molteplici funzioni, oltre all’e-mail: messaggistica istantanea, rivelatore di presenza, strumenti per creare e modificare documenti, presentazioni e fogli elettronici, applicazioni personalizzate (HelpDesk, CRM, Sales Force, forum di discussione, blog).


Lotus Notes 8 utilizza le tecnologie Web 2.0, quali Backpack, Atom, Tagging, REST, Ajax e JSON, per fornire un’offerta di collaborazione leggera, basata sul web. Basato su standard aperti Eclipse.org, Lotus Notes 8 supporta le applicazioni aziendali esistenti e ne estende la durata di impiego combinandole attraverso mashup alle applicazioni più recenti, producendo così soluzioni composite in grado di fornire una conoscenza più approfondita delle funzioni chiave del business.
Per informazioni consultare il sito: www.ibm.com/lotus/nd8


DB2 9 “Viper” e DB2 9.5 “Viper 2”: i database leader di IBM

Il ruolo di “dati” e informazioni” è sempre più determinante per ottenere i vantaggi competitivi che permettano alle aziende la differenziazione sul mercato. Estrarre valore dal proprio patrimonio informativo è sicuramente la sfida più importante per i moderni database, che devono:

- trattare al meglio non solo i dati tradizionali (in formato relazionale), ma anche quelli “emergenti” come ad esempio XML;
- utilizzare linguaggi e/o ambienti standard, per poter rendere il cliente “database independent”
- gestire al meglio le innovazioni tecnologiche con il raggiungimento delle migliori prestazioni in ambienti applicativi standard, come SAP;
- individuare nella sicurezza dei dati una priorità assoluta, per controllare e proteggere al meglio il proprio patrimonio informativo e per rispondere alle necessità normative sulla Data Privacy;
- avere un grado di affidabilità massimo e consentire la continuità nelle operazioni di business (7x24x365).


DB2 9 “Viper” di IBM, rilasciato nel giugno 2006, al termine di un progetto di sviluppo durato 5 anni, ha inaugurato una nuova era del data management, grazie alla possibilità di gestire simultaneamente dati XML e dati relazionali, senza problemi di formato, piattaforma o luogo.

DB2 “Viper” ha trasformato la tradizionale tecnologia statica dei database in uno strumento che consente di gestire agilmente informazioni molto diverse tra loro, come documenti, pagine Web e transazioni digitali, permettendo di aumentare la capacità di ottenere valore dalle informazioni, in particolare, dai dati XML. Le funzionalità XML native di Viper integrandosi con la Service-Oriented Architecture (SOA) permettono di accedere a dati memorizzati in formati differenti.

DB2 “Viper”, inoltre, è il primo database a supportare simultaneamente tutti i tre metodi più comuni di partitioning dei database: range partitioning, clustering multidimensionale e hashing.


La nuova versione, DB2 9.5 “Viper 2”, annunciata il 15 ottobre nel corso dell’evento Information on Demand a Las Vegas, introduce alcune innovazioni tecnologiche:

- Una gestione completa per la sicurezza dei dati sensibili
- Una gestione più efficiente della compressione dei dati, che permette risparmi di spazio fino all’80%
- Miglioramenti di performance per l’insert/update di dati XML, con valori di ordini di grandezza inferiori rispetto a quelli relativi al trattamento di dati XML in un database “solo” relazionale.
- Disponibilità di strumenti di “Workload Management” per classificare e controllare priorità, utilizzo delle risorse da parte di applicazioni ed utenti.
- Maggiore semplicità di amministrazione attraverso l’automazione (eliminata la necessità di configurare 28 parametri presenti nella versione 8).
- Innovazioni nella piattaforma DB2 Datawarehouse Edition, per estendere la ricerca di informazioni anche ai dati non strutturati, per consentire analisi sempre più approfondite e per fornire un’infrastruttura che permetta di utilizzare i dati del datawarehouse in tempo reale.
Per maggiori informazioni su DB2 consultare il sito http://www-306.ibm.com/software/data/db2/

IBM e l’ambiente

L’impegno IBM nel rispetto dell'ambiente e nel risparmio energetico risale al 1971, quando l’azienda di Armonk elaborò un regolamento interno dedicato all'impatto ambientale. Oggi, i programmi di IBM di gestione dei problemi legati all’ambiente includono la definizione di obiettivi di efficienza energetica per tutte le attività della compagnia, con particolare riguardo alla efficienza energetica dei propri prodotti. Le politiche aziendali contribuiscono a ridurre le emissioni di gas-serra derivanti dai processi di produzione, incoraggiano l’impiego di sistemi di trasporto energeticamente efficienti, supportano i programmi di pendolarismo dei dipendenti e promuovono l’acquisto di energia rinnovabile. Tali acquisti di energia supportano lo sviluppo di tecnologie per la generazione di elettricità che hanno un impatto minimo o nullo sul fenomeno del riscaldamento globale e aiutano a ridurre anche le emissioni di anidride carbonica della compagnia.
IBM ha recentemente annunciato di aver destinato 1 miliardo di dollari all’anno e mobilitato tutte le risorse aziendali per aumentare in modo sostanziale il livello dell’efficienza energetica dell’IT. Il piano include nuovi prodotti e servizi che consentiranno alla stessa IBM e ai propri clienti di ridurre notevolmente i consumi di energia nei data center, trasformando le infrastrutture tecnologiche del mondo, pubbliche e private, in "green" data center. I risparmi previsti sono elevati: in un data center di circa 2.500 metri quadrati di superficie si potrebbe risparmiare fino al 42% sui consumi di energia. Se ci si basa sul mix energetico presente negli Stati Uniti, questi risparmi equivalgono a evitare l’emissione di 7.439 tonnellate di carbonio all’anno. L’iniziativa di IBM, col nome di “Progetto Big Green," si rivolge ai data center aziendali nei quali i vincoli e i costi legati ai consumi di energia limitano la possibilità di crescita ed espansione degli stessi. L’iniziativa comprende anche un nuovo gruppo di lavoro mondiale al quale partecipano più di 850 specialisti di efficienza energetica di IBM. (10 maggio 2007)


Dal 1971 un impegno costante
Nel 1990 è stata una delle prime imprese a livello mondiale a pubblicare un Rapporto sull'ambiente, sulla sicurezza e sulla salute. L'obiettivo era creare un codice comportamentale che considerasse le conseguenze dello sviluppo produttivo sull'ambiente. Ma è stata anche la prima (nel 1997) a conseguire la certificazione di qualità, valida a livello mondiale, Iso 14001. In quell'occasione è stato formulato un testo di regole di condotta, cui tutti i dipendenti dovevano e devono conformarsi (Politica aziendale 139): linee guida volte al rispetto dell'ambiente in ogni attività svolta dall'azienda stessa, a partire dalla sicurezza sul luogo di lavoro.
Attraverso azioni per la conservazione dell’energia, effettuate tra il 1990 il 2005, IBM ha evitato l’emissione di quasi 9 milioni di tonnellate di CO2 e risparmiato 17.2 miliardi di kilowattora di elettricità. Queste azioni hanno ridotto o evitato di emettere già nel 1990 l’equivalente del 40% delle emissioni totali di CO2. Il nuovo obiettivo di efficienza energetica di IBM è di ridurre le emissioni di CO2 associate all’uso di energia del 12% entro il 2012 (a partire dal 2005)

Nel 1988 IBM è stata la prima azienda del proprio mercato a dichiarare l’impegno a una riduzione specifica delle emissioni di PFC. Il risultato è che tra il 2000 e il 2005 IBM ha ridotto le emissioni di PFC del 58% e ha reso disponibili ad altre aziende del proprio settore la tecnologia messa a punto per raggiungere tali risultati.

L’Agenzia americana per la Protezione dell’Ambiente (EPA) e il Dipartimento dell’Energia (DOE) hanno assegnato a IBM il premio Green Power Purchasing 2006 per gli acquisti di energia da fonti rinnovabili negli Stati Uniti, inclusa energia elettrica prodotta da impianti eolici, solari e di biomasse e il Climate Protection Award 2006 per gli sforzi eccezionali compiuti per la protezione del clima del Pianeta. Come parte integrante del proprio impegno alla gestione del clima, IBM ha infatti acquistato 96.000 megawattora di Certificati per l’Energia Rinnovabile (RECs) e 13.704 di elettricità generata da turbine a vento, pannelli solari e biomasse. Si tratta del più grande acquisto da parte di una delle prime 10 aziende della lista Fortune 10, che fa di IBM il settimo maggiore acquirente aziendale di energia rinnovabile e certificati “Green-e” degli Stati Uniti. In aggiunta agli acquisti di energia verde negli USA, nel 2006 IBM ha anche comprato 180.000 megawattora di energia rinnovabile in UK e Germania e ha integrato il proprio portafoglio energetico per il 2007 in Australia e Olanda con acquisti di energia rinnovabile. Nel 2006 il 6% circa dell’energia utilizzata da IBM a livello mondiale è stata acquistata da fonti rinnovabili. (11 gennaio 2007) L’EPA ha anche premiato IBM come una delle 20 migliori compagnie della lista Fortune 500 per le quali lavorare da parte di dipendenti pendolari. Ben 22 sedi IBM si sono qualificate per questo premio. Tra i vantaggi che IBM offre ai propri dipendenti pendolari vi sono: chioschi informativi, coordinamento dei trasporti, stazioni di mobilità, servizi di autonoleggio e molte altre iniziative. La società ha anche attivato un programma esteso di “lavoro a casa”, che consente ai dipendenti di svolgere dalla propria abitazione il lavoro d’ufficio, e un programma di “lavoro in mobilità”, che consente ai dipendenti di lavorare da casa per un numero prestabilito di giorni alla settimana. Oltre un terzo della forza lavoro globale di IBM (oltre 100.000 dipendenti) ha aderito a uno di questi programmi. Nei soli Stati Uniti, nel 2006, il programma “lavoro a casa” di IBM ha consentito di risparmiare oltre 30 milioni di litri di carburante e di evitare l’emissione di oltre 68.000 tonnellate di CO2. (26 ottobre 2006)
IBM e l’associazione The Nature Conservancy stanno collaborando al fine di salvaguardare alcuni dei grandi fiumi del mondo attraverso progetti di conservazione scientifici associati a potenze di calcolo straordinarie. Nell’ambito della Great Rivers Partnership di The Nature Conservancy, le due organizzazioni metteranno a punto una nuova struttura di computer modelling che consentirà agli utenti di simulare i comportamenti dei bacini fluviali in tutto il mondo e quindi di fornire le informazioni di supporto alle decisioni politiche e di gestione per la conservazione degli ambienti naturali e per la tutela delle popolazioni che dipendono dalle risorse che da essi derivano. (24 aprile 2007)Nel 2006, nell’ambito degli sforzi di rinnovamento e riciclaggio delle proprie attrezzature a livello mondiale, IBM ha trattato oltre 45 milioni di tonnellate di attrezzature informatiche usate o superate. Di tutto questo materiale, meno dell’1% è stato inviato alle discariche. Le attività di riciclaggio di IBM sono indipendenti dai marchi di produzione e interessano attrezzature di tutti i produttori di IT. Oltre alle attività relative alle attrezzature IT, già dal 2005 la società ha iniziato a riciclare sofisticate apparecchiature mediche, come gli strumenti per risonanze magnetiche (MRI) e altri apparati per la diagnostica medica, che vengono riutilizzati, ricondizionati e venduti o affittati a ospedali e aziende sanitarie locali. Ogni settimana la divisione IBM Global Asset Recovery Services ritira oltre 40.000 pezzi di attrezzature IT dai propri clienti in tutto il mondo, inclusi server, PC, laptop, mainframe di ogni marca, e le ricicla o le ricondiziona in 22 siti sparsi nei 5 continenti. (20 aprile 2007) Come risultato dell’Innovation Jam (la più grande sessione di brainstorming on line mai organizzata prima d'ora da un’azienda, che ha riunito oltre 150.000 persone: dipendenti IBM e loro famigliari, università, business partner e clienti, appartenenti a 104 Paesi), IBM ha costituito una nuova divisione chiamata “Big Green Innovations", la cui missione è di anticipare i problemi ambientali che il mondo si troverà ad affrontare, sviluppare tecnologie e servizi innovativi e mettere a punto soluzioni adeguate attraverso l’innovazione collaborativa con clienti e business partner. Le prime quattro aree su cui si concentrerà Big Green Innovation, per far leva ed estendere ulteriormente i punti di forza di IBM sono: Gestione avanzata delle risorse idriche, Green Operations & Supply Chain, Energie Alternative e Modelling Computerizzato.

Partnership IBM World Community Grid / ENI Trentapercento

Eni e IBM, da tempo fortemente impegnate per attuare azioni concrete in un’ottica di responsabilità e sostenibilità, hanno unito le loro forze su due importanti progetti: Eni aderisce al World Community Grid (WCG), iniziativa no profit ideata e promossa da IBM nel 2004 per favorire la disponibilità di potenza computazionale su larga scala, di cui hanno bisogno i grandi progetti di ricerca in ambito scientifico, sanitario e sociale. IBM aderisce alla campagna di efficienza energetica Eni “30PERCENTO” per sottolineare il comune impegno nel sostenere un uso più razionale ed efficiente dell’energia e consumi intelligenti, per pensare in concreto al proprio futuro e a quello del Pianeta. L’occasione dell’ingresso di Eni nel World Community Grid è offerta dall’avvio del progetto congiunto tra IBM e Università di Cape Town - africaclimate@home - che ha l’obiettivo di migliorare i modelli di previsione meteorologica del continente africano e la comprensione del loro impatto sulle attività umane. Il programma World Grid Computing sfrutta un semplice dato di fatto - l’esistenza di una capacità di elaborazione inutilizzata che risiede nei computer interconnessi alla Rete di aziende, università, associazioni non profit e i privati - e dà vita a un’infrastruttura distribuita in grado di indirizzare, laddove richiesto, un’enorme potenza di calcolo altrimenti non disponibile. Con l’ausilio di una grande potenza computazionale diventerà quindi possibile gestire l’enorme mole di dati e informazioni necessarie alla creazione dei modelli di simulazione dei fenomeni atmosferici. Nello specifico, il progetto africaclimate@home servirà quindi a realizzare misure per contrastare, anche su base regionale, proprio gli effetti negativi indotti dai cambiamenti climatici. Dal 2004 a oggi, il WCG ha superato la soglia dei 100.000 anni di tempo d’elaborazione e, attualmente, conta oltre 300.000 membri, tra singoli e gruppi, che contribuiscono alla ricerca attraverso 700.000 postazioni informatiche. Importanti sono i progetti umanitari che hanno finora beneficiato delle potenzialità del WCG. Tra i principali, lo Human Proteom Folding Project - dedicato alla comprensione delle cause e delle cure della malaria e della tubercolosi -, l’Help Defeat Cancer per il miglioramento della diagnostica contro il ‘male del secolo’, il FightAIDS@home contro la Sindrome da immunodeficienza acquisita, l’Help Cure Muscular Dystrophy per le malattie neuromuscolari e il Discovering Dengue Drugs-Together che porterà all’individuazione di rimedi all’azione del virus del Nilo Occidentale e dell’epatite C. La campagna di efficienza energetica Eni “30PERCENTO”, a cui IBM aderisce, è iniziata a maggio 2007 ed è stata pensata per svilupparsi nel tempo. E’ basata su uno studio scientifico che propone 24 semplici consigli di efficienza energetica che permettono di ridurre fino al 30% i consumi di energia familiare. Si tratta di comportamenti facilmente adottabili da tutti che non comportano modifiche consistenti nello stile di vita, ma consentono nello stesso tempo notevoli risparmi. Per esempio, evitando di lasciare in stand by gli elettrodomestici si può risparmiare oltre l’8% di energia elettrica annua; durante un viaggio in autostrada una velocità moderata permette di risparmiare fino al 35% del carburante; regolare la temperatura del riscaldamento di casa riducendola di soli 2° C permette di risparmiare fino al 20% dell’energia. IBM ne farà oggetto di sensibilizzazione nei confronti dei suoi 7000 dipendenti italiani, attraverso l’uso della Intranet aziendale e specifiche azioni di mass mailing. L’efficienza energetica delle famiglie ha inoltre un grande effetto per l’intera nazione sia in termini di bolletta energetica del Paese, sia in termini di abbattimento di anidride carbonica: una riduzione del 30% dei consumi delle famiglie consente infatti di evitare ogni anno l’emissione di oltre 50 milioni di tonnellate di anidride carbonica, più della metà del deficit dell’Italia rispetto al target fissato dagli obiettivi di Kyoto. L’efficienza energetica consente pertanto di contenere i pericoli del cambiamento climatico e utilizzare al meglio le risorse energetiche del pianeta dando tempo alla ricerca scientifica e tecnologica di sviluppare le soluzioni ottimali per fornire energia al pianeta senza comprometterne il futuro.

Energy Management

Il crescente costo dell’energia in Italia e le nuove normative a favore del risparmio energetico stanno forzando sempre di più le imprese ad adottare nuovi sistemi di gestione energetica per ottimizzare i propri consumi e raggiungere standard di eccellenza. D’altra parte, la mancanza di un’informazione dettagliata sui consumi energetici delle imprese e dell’efficienza dei dispositivi elettrici utilizzati rende difficile la pianificazione di interventi di miglioramento in questo ambito. Il servizio di Energy Management proposto da IBM è una soluzione completa che si rivolge a tutte le aziende (di qualunque settore di industria) che vogliono ottimizzare la gestione dei propri consumi energetici. Partendo dalla conoscenza dei reali consumi e costi energetici dell’impresa, la soluzione agisce su quattro aree: - miglior acquisto dell’energia (scelta oculata del fornitore di energia per ridurre i costi di acquisto, creazione gruppi di acquisto, ecc.) - auto produzione (introduzione di impianti di cogenerazione o produzione di energia da fonti alternative) - un miglior uso dell’energia (controllo delle utenze, pianificazione ottimale degli impianti, ecc.) - un minor uso di energia (miglioramento manutenzione, aggiornamento tecnologico delle apparecchiature, uso di tecnologie più efficienti, ecc.). La soluzione è composta da un’infrastruttura di campo distribuita, che permette di monitorare i consumi energetici e le grandezze fisiche ambientali del sito considerato; un’applicazione database, che permette la memorizzazione e l’analisi dei dati raccolti; metodologie e strumenti di consulenza energetica e può essere implementata in tutti i tipi di location (impianti di produzione, magazzini, punti vendita, datacenter, ecc.). Il servizio di Energy Management utilizza un approccio “on demand”, che comprende un’applicazione database situata in un datacenter IBM il cui accesso è offerto in “service”. Con la soluzione proposta si possono avviare iniziative mirate per ottenere riduzioni dei costi energetici stimabili in almeno il 15%, con ROI dell’intervento tipicamente inferiore a un anno. A tali risparmi si deve aggiungere il valore dei Titoli di Efficienza Energetica che l’azienda può ottenere come incentivazione per i cinque anni successivi all’intervento effettuato. Grazie a tale soluzione, l’Energy Manager avrà a disposizione i dati analitici di consumo dei vari punti vendita e una serie di strumenti per confrontare i consumi, effettuare previsioni, ottenere informazioni sullo stato di manutenzione degli impianti. E’ possibile inoltre intervenire da remoto per comandare le apparecchiature, ad esempio per effettuare distacchi mirati in caso di sovraccarichi, o per variare i parametri di controllo locale.


IBM veste “green” con LifeGate

IBM, in occasione di SMAU 2007, ha aderito al progetto Impatto Zero® promosso da LifeGate. Grazie all’accordo, IBM ha compensato, attraverso la riforestazione di 10.302 mq di aree boschive in Costa Rica, tutte le emissioni di anidride carbonica generate per la realizzazione del proprio stand.


La sfida del nuovo millennio è conciliare l’evoluzione tecnologica con il rispetto dell’ambiente.
IBM, il brand dell’Innovazione per eccellenza, ha saputo intraprendere questa nuova strada impegnandosi nella ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate sempre più attente alla salvaguardia del pianeta.
A conferma di una politica a sostegno dell’ambiente, IBM ha deciso di rendere ad Impatto Zero® la propria partecipazione a SMAU 2007.

Impatto Zero® è il progetto promosso da LifeGate che dà modo a tutti (attività, aziende, persone) di quantificare l’impatto delle proprie azioni sull’ambiente in termini di emissioni di CO2, con l’obiettivo di ridurle e compensarle attraverso la riforestazione e tutela di aree verdi in crescita in Costa Rica e in Italia.

LifeGate ha dunque calcolato il “peso ambientale” delle attività di organizzazione ed allestimento dello stand IBM presso SMAU 2007. Tali emissioni, pari a 15.968 kg di CO2, sono state compensate tramite la riforestazione e tutela di 10.302 mq di aree boschive in Costa Rica.

Lo stand IBM si presenta dunque con un “layout green”. La natura, metafora di evoluzione ed innovazione, diventa protagonista e guida il visitatore in un “percorso sostenibile” alla scoperta di progetti, modelli e soluzioni che testimoniano come ambiente e tecnologia possono integrarsi l’uno con l’altra.

iO Sensitive Table

iO presenta Sensitive.Table

un tavolo, un piano di lavoro sui cui prendere, spostare, mostrare, creare, cancellare documenti o presentare progetti in digitale come se fossero realmente nelle tue mani

Milano, 17 ottobre 2007 - iO, azienda italiana specializzata nella progettazione di spazi e oggetti interattivi, presenta in anteprima a Smau 2007 (stand IBM - padiglione 22), Sensitive.Table, il tavolo interattivo destinato a rivoluzionare il modo in cui l’utente accede alle informazioni digitali.

Attorno a Sensitive.Table singole persone o gruppi di lavoro si ritrovano per presentare o condividere dati e progetti in digitale come se fossero oggetti reali. I contenuti sono visibili sulla superficie del tavolo e fruibili con semplici gesti delle mani grazie ad un nuovo linguaggio di interazione realizzato per abbattere le barriere create dalla tecnologia stessa.

“Attraverso l’uso di un nuovo linguaggio di interazione che sfrutti la gestualità naturale - il modo più semplice di esplorare il mondo che abbiamo di fronte - ognuna delle nostre soluzioni fonde spazio fisico e contenuto digitale in un’unica dimensione in cui la tecnologia si fa invisibile”, dichiara Michele Ridi, Direttore Strategia di iO.

Sensitive.Table, come tutte le soluzioni di iO, può essere progettato su misura a seconda delle esigenze del cliente. A Smau Sensitive.Table è stato adattato per presentare la nuova piattaforma Domino 8 di IBM, con cui iO ha recentemente avviato una partnership nell'ambito dello sviluppo di soluzioni di digital merchandising e di collaborazione aziendale.

Sensitive.Table: un nuovo concetto di tavolo
Le persone da sempre si riuniscono intorno al tavolo per condividere idee, opinioni ed esperienze; con Sensitive.Table oggi possono sperimentare un nuovo modo di comunicare, attraverso gesti naturali: prendere, spostare, ordinare documenti e informazioni o esporre progetti in digitale come se fossero realmente nelle proprie mani. A differenza però dei normali schermi touchscreen, in grado di registrare l’input di un solo dito alla volta, il Sensitive.Table reagisce alla presenza di diverse dita che toccano la superficie, permettendo quindi l’interazione da parte di più persone contemporaneamente.

La rivoluzione è la semplicità
L’obiettivo di iO è di portare contenuti digitali interattivi nella vita di tutti i giorni, rendendo l’interazione delle persone con lo spazio estremamente intuitiva. Attraverso il linguaggio di interazione naturale, ogni movimento, ogni gesto diventa azione espressiva. E’ la persona ad essere al centro delle soluzioni progettate da iO che rispettano ed ereditano l’ergonomia delle cose, come per esempio Sensitive.Table, Sensitive.Wall, Sensitive.Floor e iOO.

Per visualizzare i video relativi alle soluzioni iO:
Sensitive.Table: http://www.ioagency.com/site/smau/; Sensitive.Wall: http://www.sensitivewall.com/; Sensitive.Floor: http://www.sensitivefloor.com/; iOO: http://www.ioodesign.com/

iO
iO, la prima interaction design firm per lo spazio fisico, è un caso di innovazione e di eccellenza italiana; fondata a Treviso nel 2004, iO offre consulenza e progettazione di spazi e oggetti interattivi pensati per essere semplici e immediati per tutti. Determinata a guidare il mercato emergente della comunicazione interattiva nello spazio fisico, iO progetta e sviluppa soluzioni flessibili e su misura pensate per risolvere le esigenze di business dei propri clienti nei mercati advertising e retail. Tra i prodotti figurano: Sensitive.Floor, Sensitive.Wall, iOO ed il nuovo Sensitive.Table. iO è un’iniziativa innovativa alla quale partecipano persone di diversa estrazione, provenienti da rinomate università italiane e da esperienze professionali presso importanti aziende. iO è presente a Treviso, Milano e Firenze. Molto attiva a livello internazionale, iO ha recentemente aperto una sede a Londra ed è presente tramite distributori in Medio Oriente, Estremo Oriente e Spagna. Tra i propri clienti iO annovera brand quali Gruppo Fiat, Nissan, UniCredit, Monte dei Paschi, L’Oreal Paris, 3M, IBM, Bacardi.
Per maggiori informazioni su iO: http://www.ioagency.com/

IBM: a SMAU per "Coltivare Innovazione"

All’edizione 2007, anno in cui ricorre l’80° anniversario dell’insediamento italiano di IBM, l’azienda si presenta in una veste 'green'. La natura come metafora dell’innovazione, per il mercato e il Paese. Da far crescere. Al padiglione 22.

Milano, 17 ottobre – IBM, il brand dell’Innovazione per eccellenza, prende parte all’edizione 2007 dello SMAU con uno spazio espositivo 'a impatto zero' che ha l’obiettivo di testimoniare al mercato il valore di una leadership al servizio del business e della sua crescita.

Proprio la natura, simboleggiata per l’occasione da un lay-out 'verde', costituisce la metafora dell’innovazione. Non solo per l’impegno dedicato da IBM allo sviluppo di prodotti e servizi che incrementano i livelli di efficienza energetica dell’informatica, come testimonia il recente stanziamento di un miliardo di dollari annui per il progetto Big Green.

Energia delle idee, analisi del modello di business, tecnologia come elemento abilitante, risorse economiche per gli investimenti, governance e marketing: sono questi i sei ambiti strategici, coniugati in una originale garden bag, che aiutano le aziende di ogni dimensione a coltivare e a far crescere il proprio processo di innovazione.

Nello stand IBM - che festeggia quest’anno l’80° anniversario del suo insediamento in Italia - i sei aspetti sono rappresentati da altrettante zone tematiche capaci di originare un vero e proprio percorso - un’esperienza ‘sensoriale’ in termini di ascolto, vista e tatto - e di condurre alla scoperta di un nuovo approccio, culturale e tecnologico.

Qui il visitatore, affidandosi a chioschi, video-wall speciali, display cilindrici, sistemi di proiezione in 3D e persino a wall e floor sensitivi, interagisce con progetti, modelli e soluzioni testate sui mercati di tutto il mondo, in grado di assicurare quei vantaggi competitivi che si traducono in aumento della produttività, dell’efficienza, del profitto.

Nello specifico, a Smau vengono messi in mostra ‘gioielli’ tecnologici come il processore Power 6 e il Blade, soluzioni avanzate come le ACG, Lotus Notes & Domino 8, Viper DB2, Express Advantage. E ancora, sotto varie forme, l’esperienza in fatto di Sicurezza, di Service Oriented Architecture - a Roma, lo ricordiamo, l’azienda ha appena insediato un SOA Leadership Center -, di Energy Service Management.

Due postazioni danno invece vita ai ‘check-up’, messi direttamente a disposizione dei visitatori. Il primo identifica il ‘self-assessment sull’Energy Saving’ - strumento da cui ricava l’indicazione del livello di risparmio energetico della propria azienda - , il secondo, ideato con SDA Bocconi e chiamato Information Quest, permette una valutazione sul grado di reperibilità delle informazioni in azienda, in particolare quelle che ne consentono la guida.

A Smau 2007 IBM prende anche parte all’iniziativa Digital Workstyle - con tre interessanti soluzioni (l’Eliminacode Intelligente, il Virtual Store Manager e l’Energy Management) - e all’e-Academy, qui dando vita a 12 conferenze.

L’ecosistema IBM per l’Innovazione si completa infine con presenza di una selezione di Business Partner e di Independent Software Vendor, in rappresentanza delle migliaia di realtà che in tutto il Paese ne sostengono gli sforzi commerciali.

Per informazioni:

Alessandro Ferrari
IBM Italia, responsabile ufficio stampa – 348.4554535

Enrica Banti
Pleon - 335 7791533

Come si usa questa Media Room

Benvenuti sulla Media Room organizzata da IBM in occasione dell'edizione 2007 dello SMAU!

Abbiamo pensato che nell'era del web2.0 avesse senso affiancare alla modalità già note e sperimentate per mettere a disposizione dei giornalisti interessati le informazioni sulle novità che presentiamo allo SMAU anche in una forma più "moderna" come questa.

Speriamo che questa idea incontri il vostro favore e, se ne avete la possibilità, vi saremmo grati se voleste compilare il veloce sondaggio che trovate alla vostra destra!

Questo documento, che trovate linkato direttamente dalla home della Media Room, può servire per orientarsi nei contenuti disponibili sulla Media Room.

Comunicati e altri documenti
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80 anni di innovazione
In occasione della ricorrenza dell'80° anno di presenza di IBM in Italia, è stato realizzato uno showroom virtuale che raccoglie immagini storiche dagli archivi: lo potrete visitare allo stand, ma alcuni contributi sono anche visibili su questa Media Room.

Altre informazioni
Sempre nella colonna di destra trovate un insieme di link che potranno esservi utili, come ad esempio il le pagine italiane di IBM, riferimento dell'ufficio stampa IBM

IBM celebra 80 anni di innovazione



Quest'anno IBM Italia celebra il suo 80° anno di presenza nel nostro Paese. Sono stati 80 nel segno dell'innovazione e della trasformazione, sia per la società italiana che per la IBM.

Nello stand IBM a SMAU troverete un totem illustrativo a bordo del quale potrete sfogliare un album di rare fotografie tratte sia dagli archivi della società che dai cassetti degli oltre centomila dipendenti ed ex-dipendenti della IBM Italia.

Una selezione di queste immagini è visibile anche qui di seguito:


Infine vi proponiamo un breve video che ripercorre questo viaggio entusiasmente lungo otto decadi e proietta verso il futuro:

IBM a SMAU 2007: una visita guidata




Potete trovare IBM allo SMAU 2007 al Padiglione 22, stand A02-C01. Queste le principali novità presentate da IBM:

1) IBM: 80 anni di innovazione in Italia

La IBM inizia a operare in Italia nel 1927, con il nome di Società Italiana Macchine Commerciali (SIMC). Nel 1928 viene aperto, in via Tolmezzo a Milano, il primo ufficio commerciale. I dipendenti sono 11. Negli anni '30 la società cambia la denominazione prima in Hollerith italiana, poi in Watson Italia. Nel 1946 diventa IBM Italia.

Ecco alcune tappe e
immagini significative della presenza di IBM nel nostro Paese:

1927 Il primo cliente è il Ministero dei Trasporti che acquista un sistema meccanografico per la gestione dei ricambi delle Ferrovie dello Stato.
1931-1933 La IBM Italia lega il suo nome a due eventi di grande rilievo: il censimento del 1931, i cui risultati vennero pubblicati entro due anni - un tempo record per allora - e la prima gestione meccanografica del pagamento delle pensioni, con l'utilizzo di una scheda perforata come ricevuta.
1936 Con la meccanizzazione della Cassa di Risparmio di Verona inizia la lunga storia di successi della IBM nel mercato bancario.
1940 L'EIAR - Ente Italiano Audizione Radiofoniche - elabora, grazie a un sistema elettrocontabile IBM, i risultati del primo sondaggio di opinione tra gli ascoltatori.
1947 La Banca Commerciale Italiana apre a Parma il primo centro elettrocontabile bancario.
1952 La IBM annuncia il modello 701, il primo calcolatore elettronico destinato alle applicazioni commerciali. I primi esemplari sono installati presso l'acciaieria Dalmine e la Banca d'Italia.
1960 I sistemi IBM vengono utilizzati per elaborare i risultati delle gare olimpiche di Roma.
1966 Viene inaugurato lo stabilimento di Vimercate, in provincia di Milano, destinato alla produzione del S/360, il primo calcolatore con la tecnologia del chip integrato.
1968 Alitalia avvia uno dei primi progetti di tele-processing. Il suo sistema di prenotazioni inizia a operare su base mondiale, servendosi di tre Sistemi/360, di 350 terminali video e di 110 telescriventi. I cavi necessari all'interconnessione della rete hanno una lunghezza totale di 50.000 chilometri.
1979 A Roma IBM inaugura il Laboratorio di Sviluppo Software.
1981 Viene inaugurato a Santa Palomba, a sud di Roma, il secondo stabilimento della IBM Italia.
1991 Nasce la Fondazione IBM Italia, con la missione di promuovere e coordinare nel nostro Paese le iniziative della compagnia in campo educativo, sociale e culturale. 1996 Il Laboratorio Software di Roma diventa il Rome Tivoli Lab, con una missione mondiale nello sviluppo e nel supporto di prodotti software per il controllo dei sistemi e delle reti.
2005 A Roma viene aperto l'e-Government Open Solution Center, polo tecnologico a supporto dell'innovazione nella Pubblica Amministrazione.
2007 Inaugurato il SOA Leadership Center di Roma per garantire al settore pubblico e privato un accesso privilegiato alle “architetture informatiche orientate ai servizi”.




2) L’eliminacode intelligente







L' “eliminacode intelligente" è una soluzione innovativa, realizzata da IBM per rendere efficiente l’accoglienza dei clienti in tutti gli uffici aperti al pubblico. Con strumenti semplici e piacevoli, sarà possibile offrire informazioni ed indirizzare ai diversi servizi, aumentando l'efficacia della comunicazione relativa all'offerta di prodotto e dei servizi agli utenti.

La soluzione combina differenti aspetti quali:
- la comunicazione multimediale su grande schermo rivolta al cliente che si avvicina o che attende di essere servito,
- l’accoglienza e l’indirizzamento verso i servizi della filiale utilizzando un chiosco self-service con video interattivo di tipo "touch-screen",
- il controllo intelligente e centralizzato dell’operatività, basato sull'elaborazione dei dati raccolti.

Il cliente seleziona il servizio di suo interesse con un semplice tocco dello schermo del chiosco e viene quindi guidato in modo intuitivo attraverso una serie di scelte ed informazioni, che possono rappresentare la risposta esaustiva alle sue esigenze o indirizzarlo in modo mirato a chi potrà fornirgli dati sul servizio richiesto.

Inoltre il grande schermo rappresenta uno spazio a disposizione dell'azienda per trasmettere contenuti ad alto impatto visivo, quali messaggi informativi o promozionali di prodotti e servizi propri o di partner, diventando così fonte addizionale di profitto.







3)Virtual Store Manager




IBM ha sviluppato una soluzione di nuova generazione che permette di automatizzare attività che normalmente sono effettuate dal personale di negozio o da società specializzate, allo scopo di fornire un servizio puntuale al cliente e misurare l’efficienza delle attività di vendita.
La soluzione si basa su una o più telecamere (possono essere utilizzate quelle già installate nel negozio) ed un software di elaborazione delle immagini, in grado di identificare gli eventi e inviare segnalazioni al personale di negozio, oppure elaborare dati statistici.

Nell’immagine è illustrato il concetto: in una zona del negozio ripresa dalla telecamera è stata disegnata una regione d’interesse (cornice gialla) per misurare l’efficacia di un display; il sistema intercetta le tracce lasciate dai percorsi dei clienti che vi transitano ed elabora dei dati statistici (numero di clienti che si sono fermati in un certo arco di tempo, tempo medio di stazionamento etc.). I dati sono riportati nella tabella in basso nella figura.


Grazie alla soluzione è possibile inoltre implementare altri scenari in automatico:
Conta delle persone entrate nel punto vendita in un periodo di tempo a scelta, sia nell’intero negozio sia in un’area d’interesse dello stesso.
Individuazione delle aree più visitate (“percorsi hot”)
Calcolo del conversion rate per reparto.
Invio di un alert al personale del punto vendita quando un cliente si trova in una zona non presidiata e può aver bisogno di assistenza all’acquisto.
Invio di un alert al personale di negozio quando alle casse è in fila un numero di clienti superiore ad un certo valore di soglia ed è necessario aprire un’altra cassa.

Nel rispetto delle normative sulla privacy, non vengono storicizzate immagini dei clienti, ma solo il dato corrispondente all’evento, che viene utilizzato a fini statistici; non vi sono quindi problemi legati alla riconoscibilità della persona.




4) Power6





Power6 è il microprocessore più veloce mai costruito prima d’ora e costituisce il cuore dei nuovi sistemi della famiglia server p e i della IBM.

Processore dual-core ottenuto utilizzando l‘avanzata tecnologia di processo IBM a 65 nanometri, Power6 raddoppia la velocità della precedente generazione utilizzando la medesima quantità di energia elettrica. Grazie alla sua potenza l’intero catalogo iTunes viene scaricato in soli 60 secondi.

Con il nuovo server IBM System p570, Power6 detiene già un primato: è il primo microprocessore in grado di calcolare, via hardware, l’aritmetica in virgola mobile. Finora i calcoli riguardanti i numeri con punti decimali venivano eseguiti solo utilizzando software.
Tale capacità incorporata offre un enorme vantaggio alle aziende che gestiscono programmi fiscali, finanziari ed ERP complessi.




Ecco una serie di innovazioni conseguite da IBM nel corso del progetto quinquennale che ha portato allo sviluppo del Power6.

- E’ stato individuato il metodo per aumentare le prestazioni del chip mantenendo fisso il numero di stadi di pipeline (i segmenti di operazioni che devono essere completati in un singolo ciclo di clock ) ma velocizzando ognuno di essi. In questo modo si elimina il lavoro superfluo e si svolge una maggiore quantità di lavoro in parallelo. Di conseguenza, i tempi di esecuzione risultano oggi dimezzati e il consumo energetico è minore.
- Si è ridotta drasticamente l’alimentazione per il resto del chip, scegliendo di dare energia ai circuiti che non possono lavorare a bassa tensione in maniera separata.

- Si è ottenuta la possibilità di abbassare del 50% il consumo di elettricità del chip con un minimo impatto sulle prestazioni, agendo su tensione e frequenza.

- Si è adottato un metodo di progettazione che consente al Power6 di lavorare a bassa tensione. In tal modo, esso viene utilizzato in ambienti blade a bassa potenza così come in grandi macchine di multiprocessing simmetrico ad alte prestazioni. Il chip ha larghezza di banda configurabile, il che permette ai clienti di scegliere prestazioni massime o costi minimi.

Il Power6, inoltre, ha introdotto altre nuove tecniche per conservare la potenza e ridurre il calore generato dai server. I clock del processore possono essere spenti dinamicamente quando non servono e riaccesi nel momento in cui devono essere eseguite le istruzioni.

Il risparmio si realizza anche nel caso in cui la memoria non sia pienamente utilizzata, poiché l'alimentazione viene dinamicamente spenta per essere riaccesa quando è necessario.
Nei casi in cui si rilevi una condizione di surriscaldamento, il Power6 può ridurre la velocità di esecuzione delle istruzioni per restare entro un margine di temperatura accettabile definito dall'utente.